domenica 19 maggio 2013

UNUSUAL SCIENCE!
Mary Shelley ebbe forse ispirazione per il suo romanzo "Frankenstein" (1818) anche da un esperimento dell'amico di famiglia Erasmus Darwin, famoso antropologo e nonno del più celebre Charles.
Egli infatti aveva utilizzato delle corde vocali artificiali (o forse estratte da un cadavere) inserendole in una specie di testa di manichino, dalla quale poi, con mezzi meccanici e un mantice, era riuscito a ottenere suoni simili a una voce umana.


Erasmus Darwin





















 Mary Shelley ebbe forse ispirazione per il suo romanzo "Frankenstein" (1818) anche dagli esperimenti di Giovanni Aldini (1762 - 1834) e  Andrew Ure (1778 - 1857) i quali applicando correnti elettriche da pile di Volta a cadaveri umani e animali, ne provocavano movimenti muscolari ed espressioni facciali.
Mary Shelley






















 Qui sopra un ritratto di Mary Wollstonecraft Shelley di Richard Rothwell,
il dipinto si trova a Londra.
Il mostro di Frankenstein (interpretato da Boris Karlof) alle spalle di Mary,
l'ha inserito Sky Lady.

Richard Rothwell è morto a Roma e si trova nel cimitero (non cattolico) al Testaccio, luogo interessante pieno di personaggi noti.

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